IL SALDO DEI CONTI

ERRORI E LORO CORREZIONI

IL CONTO

Per conto intendiamo una serie ordinata di scritture relative ad un dato oggetto.

Queste scritture ci permettono di conoscere l'aspetto quantitativo e qualitativo dell'oggetto in esame con riferimento ad un certo istante e ad un certo lasso di tempo.

SALDO DEL CONTO

Per saldo di un conto si intende la differenza tra tutti i valori iscritti nel DARE del conto e tutti i valori iscritti nell'AVERE.

LA LEZIONE PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

GLI ERRORI

Il saldo di un conto esprime sempre la grandezza di quell'oggetto in un dato momento?

Esempio: se, al termine della giornata, il saldo del conto Cassa è 300 significa che in cassa, in quel momento, ci sono 300 euro. Questo si verifica sempre?

Può accadere che il saldo del conto non esprima esattamente la grandezza dell'oggetto a cui il conto intestato. In altre parole può capitare che vi sia una differenza tra:

  • il saldo contabile, cioè il saldo del conto, quale risulta dal libro mastro;
  • l'inventario di fatto. Esempio: il conteggio del denaro in cassa al termine della giornata.

Quando si ha una situazione di questo genere significa che si è verificato un errore.

ERRORI DI IMMISSIONE ED ERRORI DI OMISSIONE

Gli errori sono, normalmente, di tre tipi:

  • errori di immissione, cioè è stato registrato un movimento inesistente. Questo può accadere perché:
    • c'è stato un errore di duplicazione, in altre parole lo stesso fatto è stato registrato due volte. Esempio: abbiamo incassato da un cliente, in contanti, 100 euro e per errore la registrazione è stata fatta due volte. Contabilmente risulterà un saldo della cassa di 200 euro (supponendo sia stata fatta solo questa registrazione), mentre di fatto in cassa avremo solo 100 euro;
    • c'è stato un errore di conto. Esempio: abbiamo incassato da un cliente 100 euro mediante un bonifico bancario. Per errore registriamo l'incasso come se fosse stato fatto in contanti. Quindi in cassa risulteranno, contabilmente, 100 euro in più rispetto a quanto risulta dal conteggio del denaro presente;
  • errori di omissione, cioè non è stato registrato un movimento effettuato. Questo può accadere perché:
    • c'è stata una dimenticanza, in altre parole un'operazione non è stata registrata per nulla. Esempio: abbiamo incassato da un cliente, in contanti, 100 euro. Non effettuiamo subito la registrazione, pensando di farla in un secondo momento, e poi la dimentichiamo. Contabilmente risulteranno 100 euro in meno rispettoa quanto effettivamente presente in cassa;
    • c'è stato un errore di conto. Esempio: abbiamo incassato da un cliente 100 euro in contanti. Per errore registriamo l'incasso come se fosse stato fatto mediante bonifico bancario. Quindi in cassa risulteranno, contabilmente, 100 euro in meno.

    In tutti i casi nei quali si verifica un errore di conto, si avrà che:

    • in un conto sarà stato commesso un errore di immissione;
    • in un altro conto sarà stato commesso un errore di omissione.

    Esempio: abbiamo incassato da un cliente 100 euro mediante un bonifico bancario. Per errore registriamo l'incasso come se fosse stato fatto in contanti. Quindi abbiamo un errore di immissione nel conto cassa e un errore di omissione nel conto banca.

  • errori di quantità. In questi casi si registra una grandezza errata. Esempio: abbiamo incassato da un cliente 75 euro in contanti. Per errore registriamo un incasso di 57 euro. Quindi contabilmente risulteranno 18 euro (75 - 57) in meno rispetto a quanto effettivamente presente in cassa.

CORREZIONE DEGLI ERRORI

Chiaramente, eventuali errori commessi, vanno eliminati in modo tale che il saldo dei vari conti esprima effettivamente la grandezza dell'oggetto rappresentato.

Periodicamente, quindi, è bene effettuare:

  • un controllo tra i saldi contabili e i risultati di inventari di fatto. Esempio: il controllo tra il saldo del conto cassa e il denaro effettivamente presente in cassa;
  • un confronto tra i movimenti registrati e i documenti originari. Esempio: il controllo tra il saldo del conto Merce x c/acquisti e le bollette di caricoe scarico della merce x;
  • un confronto tra le scritture contabili dell'impresa e gli estratti conto ricevuti da terzi. Esempio: il confronto tra il conto intestato alla bancae l'estratto conto inviato dalla banca.

Una volta rilevata la presenza di errori è necessario effettuare le opportune scritture di correzione.

 
 
 
I nostri prodotti
Ebook e Corsi on line


MarchegianiOnLine.net

LezioniDiMatematica.net

DirittoEconomia.net

StoriaFacile.net

SchedeDiGeografia.net

LeMieScienze.net

Newsletter

Se vuoi essere informato ogni volta che il nostro sito viene aggiornato, iscriviti alla newsletter