LA RILEVAZIONE DEGLI INTERESSI ATTIVI

LE SCRITTURE DI COMPLETAMENTO

SCRITTURE DI INTEGRAZIONE

Al termine dell'esercizio vi sono dei componenti di reddito che non sono stati ancora registrati in quanto scadono al 31/12.

Tra questi componenti di reddito troviamo gli interessi attivi e passivi maturati su crediti e debiti fruttiferi, cioè crediti e debiti che comportano il pagamento di interessi.

Tra essi quelli più ricorrenti sono gli interessi bancari e postali.

INTERESSI BANCARI

Sul c/c bancario o sul c/c postale possono maturare sia interessi a credito che a debito.

Le banche procedono con il calcolo degli interessi, normalmente ogni trimestre. Per quanto riguarda l'ultimo trimestre, le banche provvedono generalmente ad inviare l'estratto conto, con il calcolo degli interessi maturati, nel mese di gennaio dell'anno successivo.

E' chiaro, però, che questi interessi sono di competenza dell'esercizio precedente.

Della registrazione degli interessi passivi ci siamo già occupati in una precedente lezione alla quale rinviamo. Qui ci occuperemo, quindi, solamente degli interessi attivi.

LA LEZIONE PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

INTERESSI ATTIVI BANCARI

Sugli interessi attivi maturati sul c/c bancario a favore del correntista, la banca applica una ritenuta d'acconto del 27%. In altre parole la banca trattiene, dall'importo dovuto al cliente, il 27% di esso e versa al cliente la sola differenza.

La ritenuta trattenuta dalla banca viene versata da quest'ultima all'erario come acconto delle imposte dovute dal correntista.

La registrazione contabile da effettuare varia a seconda che l'azienda sia un'impresa individuale o una società di persone o una società di capitali.

Nel caso di un' impresa individuale l'operazione determina:

  • una variazione economica positiva pari all'importo degli interessi maturati da registrare in AVERE del conto Interessi attivi;
  • una variazione economica di capitale negativa da registrare in DARE del conto Titolare c/ritenute subite per l'importo della ritenuta operata dalla banca;
  • una variazione finanziaria attiva da registrare in DARE del conto Banca c/c per l'importo della differenza.

Per la registrazione in Partita Doppia si veda Scritture contabili interessi attivi bancari impresa individuale.

Nel caso di una società di persone la registrazione non è diversa rispetto alla precedente: l'unica differenza è che, il conto che accoglie la ritenuta subita non si chiama Titolare c/ritenute subite (visto che nella società non c'è un titolare) bensì Soci c/ritenute subite. Anche il conto Soci c/ritenute subite accoglie una variazione economica di capitale negativa.

Per la registrazione in Partita Doppia si veda Scritture contabili interessi attivi bancari società di persone.

Nelle società di capitali la registrazione è diversa, infatti l'operazione genera:

  • una variazione economica negativa pari all'importo degli interessi maturati da registrare in AVERE del conto Interessi attivi;
  • una variazione finanziaria attiva da registrare in DARE del conto Erario c/ritenute subite per l'importo della ritenuta operata dalla banca;
  • una variazione finanziaria attiva da registrare in DARE del conto Banca c/c per l'importo della differenza.

Per la registrazione in Partita Doppia si veda Scritture contabili interessi attivi bancari società di capitali.

DIFFERENZE DI REGISTRAZIONE NEGLI INTERESSI ATTIVI BANCARI

La principale differenza tra le scritture relative agli interessi attivi bancari, che sono registrate nelle imprese individuali e nelle società di persone da una parte, e quelle che sono registrate nelle società di capitali dall'altra che:

  • nelle imprese individuali e nelle società di persone la ritenuta subita viene rilevata in un conto economico acceso ad una variazione di capitale;
  • nelle società di capitali la ritenuta subita viene rilevata in un conto finanziario.

Da cosa nasce questa differenza? Dal diverso funzionamento delle imposte sul reddito.

Nelle imprese individuali non è l'impresa che versa l'imposta sul reddito, ma l'imprenditore individuale. Egli somma il reddito d'impresa agli altri redditi che percepiscee sull'importo complessivo è tenuto al pagamento delle imposte. La ritenuta operata dalla banca nei confronti dell'impresa sarà dedotta dall'imprenditore, dalle imposte da lui dovutea titolo personale. Essa, quindi, rappresenta un'operazione extragestione che si riflette sul capitale netto dell'impresa.

La stessa cosa accade nelle società di persone dove ogni socio somma, alla sua quota di reddito d'impresa, gli altri redditi personali e paga sul totale le imposte sul reddito dovute deducendo la parte di ritenute subite dalla società proporzionali alla propria quota di partecipazione al capitale sociale. Ad esempio, se la società è composta da due soci ognuno dei quali detiene il 50% del capitale e la ritenuta subita dalla società ammonta a 1.000 euro, ognuno dei due soci potrà dedurre da quanto dovuto 500 euro di ritenute. Quindi, anche in questo caso, la ritenuta subita sugli interessi maturati in capo alla società, costituisce un'operazione extragestione.

Diversa è la situazione per le società di capitali. In questo caso, infatti, è la società che paga l'imposta relativa al reddito da essa prodotta. Per questa ragione, la ritenuta operata dalla banca rappresenta un credito nei confronti dell'Erario per somme trattenute prima che l'imposta sul reddito sia dovuta. La ritenuta subita viene dedotta dalla società da quanto dovuto a titolo di imposte.

 
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